In Italia, alle date specificate nell’articolo, è in vigore l’ora legale, per cui tutti i tempi qui riportati sono indicati in CEST (Central European Summer Time, UTC+2); gli orari sono validi per la città di Roma.

Lo sciame meteorico delle Orionidi prende il nome dal fatto che il radiante è nella costellazione di Orione, più o meno a metà strada tra la stella xi Orionis e Nucatai, il piede di Castore, nella costellazione dei Gemelli. La pioggia è dovuta al fatto che in questo periodo dell’anno, come anche in Aprile, dova dà origine allo sciame meteorico delle Eta-Aquaridi, la Terra attraversa le scie di polveri lasciate al passaggio al perielio della cometa periodica 1P/Halley, che impiega circa 76 anni a compiere una rivoluzione attorno al Sole.
Nota: la cometa fu chiamata Halley non in onore dello scopritore, come avviene normalmente, ma in onore dell’astronomo Edmund Halley, che ne predisse per primo il ritorno al perielio.

Visibilità

2 Ottobre – 7 Novembre

Massimo

21-22 Ottobre

Picco

> 15/20 per ora

Progenitore

Cometa
1P/Halley
Visibili in
entrambi gli emisferi

Il radiante sarà alto circa 6° alle ore 23.00 del giorno 20, per aumentare la sua altezza fino ai 65° circa alle ore 5.30 del giorno 21. La luna, con un’età di 4 giorni ed una frazione illuminata del 20% circa, tramonterà intorno alle 21, per cui non darà problemi nell’osservazione dello sciame meteorico delle Orionidi, che si presenta quindi nelle migliori condizioni di osservabilità per tutta la notte.
Lo spettacolo è assicurato dalla presenza di Giove e Saturno, che si avviano al tramonto ad ovest e dello splendido Marte che invece intorno alle 23 è già altissimo (oltre i 50°) nel cielo. Per i più pazienti, la brillantissima Sirio sorgerà verso l’1.30 e lo splendido pianeta Venere intorno alle 4.30.

Vuoi provare anche tu ad osservare scientificamente lo sciame meteorico delle Orionidi?

Scarica la mappa stellare in proiezione gnomonica se vuoi procedere alla registrazione delle scie meteoriche delle Orionidi. Questo tipo di proiezione permette infatti di disegnare tutte le tracce meteoriche come linee rette, e non come archi, semplificando di molto il tuo lavoro.
Se poi vorrai inviare il foglio con le scie da te tracciate alla Sezione Meteore della UAI, all’indirizzo meteore@uai.it, il tuo contributo sarà utilizzato, insieme a quello di molti altri astrofili, a determinare l’esatta posizione dei radianti e a stimare il picco o i picchi di meteore per ora.
Nella scheda è riportato il radiante (la croce) e le costellazioni vicine, e sono riportate le stelle fino alla magnitudine +6.5.

Note:

Nella pagina UAI (Unione Astrofili Italiani) dedicata all’osservazione visuale delle meteore, puoi trovare una semplice guida in PDF a firma di Enrico Stomeo che ti aiuterà a cimentarti in questo lavoro scientifico.
Nella stessa sezione puoi invece scaricare le scheda osservative, che andranno allegate al foglio sul quale disegnerai le scie.