In Italia, alle date specificate nell’articolo, è in vigore l’ora legale, per cui tutti i tempi qui riportati sono indicati in CEST (Central European Summer Time, UTC+2); gli orari sono validi per la città di Roma.

Lo sciame meteorico delle Eta Aquaridi prende il nome dal fatto che il radiante è nella costellazione dell’Acquario, leggermente ad ovest, appunto, della stella Eta Aquarii. La pioggia è dovuta al fatto che in questo periodo dell’anno, come anche in Ottobre, dove dà origine allo sciame meteorico delle Orionidi, la Terra attraversa le scie di polveri lasciate al passaggio al perielio della cometa periodica 1P/Halley, che impiega 76 anni a compiere una rivoluzione attorno al Sole.
Nota: la cometa fu chiamata Halley non in onore dello scopritore, come avviene normalmente, ma in onore dell’astronomo Edmund Halley, che ne predisse per primo il ritorno al perielio.

Visibilità

19 Aprile – 28 Maggio

Massimo

5 Maggio

Picco

60 per ora

Progenitore

Cometa
1P/Halley
Visibili in
entrambi gli emisferi

Il radiante sorge intorno alle 3 del giorno 5, per aumentare la sua altezza fino ai 25° circa alle ore 5.00, quando comincerà a farsi notare il chiarore del Sole che sta per sorgere. La luna sorgerà alle ore 16.28 del giorno 4 per tramontare alle ore 5.02 del giorno 5; avrà un’età di 11 giorni circa (primo quarto il 30 aprile, luna piena il 7 maggio, ultimo quarto il 14) ed una frazione illuminata del 90% circa alla mezzanotte. Disturberà probabilmente le osservazioni, anche se si trova quasi alla parte opposta del cielo, nella costellazione della Vergine.
Scenografica la presenza di Marte ad una ventina di gradi dal radiante verso Ovest e della coppia Saturno-Giove ad una quarantina di gradi, sempre verso Ovest.

Vuoi provare anche tu ad osservare scientificamente lo sciame meteorico delle Eta Aquaridi?

Scarica la mappa stellare in proiezione gnomonica se vuoi procedere alla registrazione delle scie meteoriche delle Eta Aquaridi. Questo tipo di proiezione permette infatti di disegnare tutte le tracce meteoriche come linee rette, e non come archi, semplificando di molto il tuo lavoro. Il radiante è prossimo alla stella contrassegnata con il numero 38.
Se poi vorrai inviare il foglio con le scie da te tracciate alla Sezione Meteore della UAI, all’indirizzo meteore@uai.it, il tuo contributo sarà utilizzato, insieme a quello di molti altri astrofili, a determinare l’esatta posizione dei radianti e a stimare il picco o i picchi di meteore per ora.
Nella scheda è riportato il radiante (la croce) e le costellazioni vicine, e sono riportate le stelle fino alla magnitudine +6.5.

Note:

Nella pagina UAI (Unione Astrofili Italiani) dedicata all’osservazione visuale delle meteore, puoi trovare una semplice guida in PDF a firma di Enrico Stomeo che ti aiuterà a cimentarti in questo lavoro scientifico.
Nella stessa sezione puoi invece scaricare le scheda osservative, che andranno allegate al foglio sul quale disegnerai le scie.