Un frammento del meteorite Tagish caduto nell’omonimo lago canadese nel gennaio 2000

Nuove analisi effettuate sui campioni provenienti dal meteorite di Tagish, un pezzo di roccia caduto, frammentandosi in oltre 500 pezzi, in Canada (Columbia Britannica) il 18 gennaio del 2000 e ritenuto tra i meno contaminati dall’ambiente terrestre, hanno portato a quantificare in circa 100 parti per milione la quantità di composti organici solubili, tra i quali sono stati identificati acidi mono- e dicarbossilici, idrocarburi alifatici ed aromatici, oltre a diversi altri composti che vengono unanimemente ritenuti fondamentali nei modelli che cercano di spiegare l’origine della vita.

Altre particolarità di questo “dono del cielo” sono la sua ricchezza di carbonio (intorno al 4-5% in peso) e l’alto contenuto in “grani” di materiale presolare e carbonati; quest’ultimo aspetto, insieme alla presenza di condrule che mostrano chiari segni di alterazione acquosa e alla sua bassa riflettività (il meteorite riflette solo il 3% della luce solare incidente), collocano il meteorite di Tagish tra gli asteroidi di tipo D, quelli più abbondanti nelle zone esterne del sistema solare e che non hanno mai subito fenomeni estensivi di riscaldamento.

(Piter Cardone – Pubblicato su “AstroEmagazine” n. 20, Ottobre-Novembre 2001, pag. 14)