Visione artistica dell’oggetto transnettuniano 1998 WW31 (NASA and G. Bacon, STScI).
La presenza di asteroidi binari nel Sistema Solare non è certo una novità: basti ricordare Dactyl, satellite dell’asteroide 243 Ida, ed i compagni degli asteroidi 45 Eugenia, 762 Pulcova, 90 Antiope ed altri di recente scoperta.
E’ del numero 416 di Nature (18 Aprile 2002), invece, la pubblicazione dei risultati di uno studio su un asteroide della fascia di Kuiper che ha portato alla scoperta di un compagno: escludendo il sistema Plutone-Caronte, si tratta del primo oggetto binario scoperto nella zona che si estende oltre l’orbita di Nettuno (da 30 a 100 UA) definita appunto Fascia di Kuiper.
1998 WW31 è stato scoperto, come oggetto singolo, dal telescopio di 4 metri del Kitt Peak National Observatory nel Novembre del 1998 ed è stato riosservato solo due anni dopo, il 21 ed il 22 Dicembre 2000 dal telescopio di 3.6 metri del Canada-France-Hawaii Telescope, che ne ha raccolto complessivamente tre immagini. La rielaborazione alla quale sono state sottoposte tali immagini nell’Aprile del 2001 ha permesso di “ritrovare” l’asteroide, sfuggito ad un primo sguardo nel 2000, e di supporne una natura binaria, ma le condizioni di illuminazione per una sua riosservazione, necessaria per confermare o smentire quella che poteva essere una vicinanza prospettica di due oggetti indipendenti, non erano delle migliori. Si è optato, quindi, per un’analisi degli archivi di immagini del CFHT, scoprendo 1998 WW31 in due immagini del 6 e 7 Gennaio 2000.
Raffronto tra le immagini di 1998 WW31 prese il 22 Dicembre 2000 (a) e il 7 Gennaio 2000 dal Canada-France Hawaii Telescope. La separazione angolare dei due oggetti è pari a 1.2 arcsec nell’immagine (a) e di 0.8 arcsec nella (b).
Confrontando le varie immagini a disposizione si è potuta osservare una elongazione dell’oggetto che era sempre diversa da immagine a immagine. Le conferme sono venute anche da comparazioni di altri archivi di immagini (ad esempio, quelle del Kitt Peak National Observatory del Novembre 2000). Il gruppo di ricercatori si è così rivolto al Director’s Discretionary Time dell’Hubble Space Telescope che, con tre riprese in tre mesi (dal Luglio al Settembre 2001, più altre immagini del Dicembre 2001 e Gennaio 2002 con la Wide-Field Planetary Camera 2, ha permesso l’agevole separazione dei due componenti e di ricavare diversi dati cinetici sulla coppia (riportati in Tabella 1).
Il valore di eccentricità maggiormente compatibile con i dati ottenuti è risultato essere 0.9, decisamente alto se comparato, ad esempio, al sistema Plutone-Caronte. La differenza di magnitudine delle due componenti è risultata essere 0.4, mentre la magnitudine totale è pari a 23.6 (per altri dati, si rimanda alla Tabella 1).
Da quando è stata annunciata la scoperta del sistema binario di 1998 WW31, il riesame dei dati di altri componenti della fascia di Kuiper scoperti prima e dopo 1998 WW31, ha permesso di annunciare il ritrovamento di altri 6 membri binari della fascia (riportati in Tabella 1), che, su un campione di circa 600 oggetti, equivalgono ad un rapporto dell’1% tra membri doppi e singoli, un valore che porta a definire la presenza di asteroidi binari un fatto abbastanza comune nella popolazione di oggetti della Fascia di Kuiper.
La formazione, la stabilità, l’evoluzione di corpi orbitanti l’uno attorno all’altro è fonte di continue domande per lo scienziato. L’abbondanza e la configurazione orbitale degli oggetti dà numerose informazioni sulla zona del Sistema Solare nella quale si sono formati e anche di quella nella quale risiedono attualmente, soprattutto per quanto concerne la sopravvivenza di un oggetto binario ad eventi collisionali, sul materiale del quale sono costituiti e, insieme alle misure di periodo orbitale e separazione, sulla massa totale del sistema.
A destra, l’orbita del compagno di 1998 WW31 nel tempo (Cortesia: Canada-France-Hawaii Telescope – STScI).
Qui sopra, l’asteroide 1998 WW31 osservato da Terra (a – CFHT, 12 Settembre 2001) e dall’HST (b – 9 Settembre 2001); la separazione dei membri della coppia è di 0.59 arcsec.
(Piter Cardone – Pubblicato su “AstroEmagazine” n. 23, Maggio 2002, pagg. 13-14)