Rappresentazione artistica di un sistema planetario simile al nostro attorno alla stella 55 Cancri (fonte: NASA/JPL-Caltech).

E dov’è la novità? Sono oramai quasi un centinaio i sistemi planetari scovati nella Galassia dai ricercatori di tutto il mondo ed uno in più non fa poi molta differenza…
Invece, la notizia c’è, e sta nel fatto che il celebre team di ricerca composto, tra gli altri, da Geoffrey Marcy (professore di Astronomia all’Università della California di Berkeley) e Paul Butler (astronomo della Carnegie Institution di Washington) ha trovato per la prima volta un sistema planetario nel quale un pianeta di massa gioviana orbita intorno alla sua stella ad una distanza tale da permettere la formazione di pianeti rocciosi tra esso e la stella stessa (nella cosiddetta “fascia abitabile”, quindi).

Finora, infatti, pianeti di massa uguale o maggiore di quella del nostro Giove (gli unici rintracciabili con le attuali metodiche di analisi dell’effetto Doppler indotto da eventuali pianeti sulle loro stelle) erano sempre posti ad una distanza minima dalla propria stella madre, una distanza che ne permetteva la rivoluzione in pochissimi giorni. In una situazione simile, è impensabile la formazione di pianeti rocciosi ad una distanza dalla stella adeguata a poter permettere la “sopravvivenza” di condizioni in grado di poter potenzialmente originare la vita (una su tutte, la presenza di acqua).

55 Cancri, un sistema extra-solare simile al nostro

La stella in questione è 55 Cancri, una stella di sequenza principale di tipo solare distante 41 anni luce dalla Terra e con un’età di circa 4.7 miliardi di anni, visibile ad occhio nudo ma da cieli bui, in quanto la sua magnitudine visuale è di poco inferiore alla 6. Il pianeta scoperto attorno alla stella ha una distanza dalla quest’ultima di 5.5 UA (1 UA, Unità Astronomica, è la distanza che separa la Terra dal Sole, ed è pari a circa 150 milioni di km) ed un periodo orbitale di circa 12 anni. Questi dati sono comparabili con la distanza dal Sole (5.2 UA) e con il periodo orbitale (11.8 anni) del nostro Giove, ma con una massa dalle 3 alle 5 volte superiore.

Già nel 1996 i due astronomi, utilizzando sempre il telescopio di 3 metri del Lick Observatory, avevano scoperto intorno a questa stella un pianeta di massa leggermente inferiore a quella di Giove, orbitante attorno a 55 Cancri in soli 14.6 giorni, ad una distanza di un decimo di quella che separa la Terra dal Sole. Ancora, però, gli studiosi non sono soddisfatti, poiché le loro scoperte su questa stella non rendono conto di tutte le oscillazioni Doppler osservate, che sarebbero ben spiegate dalla presenza di un altro pianeta, di massa paragonabile a quella di Saturno, orbitante a circa 0.24 UA da 55 Cnc.

E’ indubbio, comunque, che la stella 55 Cancri sarà una delle prime ad essere analizzata dalle missioni deputate alla
scoperta di pianeti extrasolari di taglia terrestre, quali la Space Interferometry Mission e la Terrestrial Planet Finder, in partenza, si spera, entro la prima decade di questo secolo.

(Piter Cardone – Pubblicato su “AstroEmagazine” n. 25, Luglio 2002, pag. 14)